CERIMONIA DEL nu-nu- PERÚ
Per la cerimonia del nu-nu (o del tabacco) si utilizza la polvere ottenuta pestando il tabacco essiccato e la cenere della corteccia preparate il giorno precedente, sapientemente mescolate da un adulto esperto fino ad ottenere una consistenza pari a quella della farina. Poi si prende una canna di bambù, circa un metro, e con quella la si soffia nelle narici del soggetto. Nel mio viaggio presso i Matsés nel cuore della foresta amazzonia peruviana, fu l'anziano Dunu a soffiare e suo nipote Dennis a prendere il nu-nu. Otto volte, quattro per narice e quando l'operazione è terminata le guance di Dennis avevano preso una colorazione verdastra, data dalle particelle di polvere che non erano andate a segno.
La reazione fu immediata. Il volto di Dennis diventava una smorfia di dolore ad ogni soffiata. Si dice che sia come un'esplosione: naso e occhi bruciano, si annebbia la vista e il polso batte all'impazzata. Poi, veloce come è arrivato, il dolore sparisce e si entra in una fase di stanchezza e ci siede o sdraia. Durante questo momento si va come in trance: si sognano gli animali, dove trovarli e come cacciarli e si spiega loro che li si caccia per motivi di sostentamento. Poi basterà andare nei luoghi sognati e cacciare gli animali apparsi in visione. Secondo i Matsés anche le prede hanno le stesse visioni, quindi sanno cosa li aspetta e non si spaventano. Sembra una procedura per chiedere il permesso alle prede di poterle catturare, e vivere pertanto in armonia con la Natura. Di questa procedura non bisogna abusare perché la Natura, che ha voluto condividere i suoi segreti con i Matsés facendogli conoscere il nu-nu, non vuole che gli uomini siano troppo avvantaggiati rispetto agli animali. Come quando, nel periodo delle alluvioni, si piazzano trappole per i tapiri. Si può catturarne massimo tre, non di più, e se dopo averne catturati tre ci sono altre trappole ancora in funzione, bisogna mandare qualcuno a disattivarle, perché se ne venissero uccisi degli altri, gli spiriti della foresta si arrabbierebbero e direbbero ai tapiri di non andare più in quella zona della foresta. Il nu-nu, come anche il rito del sapo, vengono utilizzati anche solo per "vedere nel futuro o a distanza": lo si assume per sapere e quando una trappola, anche se posizionata a decine di chilometri di distanza, ha fatto il suo dovere. Questa sostanza può essere assunta anche per motivi diversi dalla caccia, come ad esempio per recupera da un periodo di stanchezza oppure per stimolare visioni. La vera differenza rispetto alla cerimonia del sapo sta nel fatto che nel soffiare il nu-nu è come se venisse trasmessa, assieme all'aria dei polmoni, anche parte della conoscenza, della forza e della saggezza di chi soffia. per questo a soffiare è sempr eun adulto espserto verso un giovane e non viceversa, sempre tra uomini.
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