MT HAGEN CULTURAL SHOW - PAPUA NUOVA GUINEA
Ogni anno, Mount Hagen ospita il Mount Hagen Cultural Show, uno dei due più importanti eventi culturali della Papua Nuova Guinea, l'altro è il Sing Sing di Goroka, anche se va detto che ultimamente questo tipo di eventi sta diventando sempre più popolare, poiché le popolazioni locali lo usano sempre più spesso per rievocare le proprie tradizioni e per attirare turisti.
Numerosi gruppi tribali provinciali, regionali e persino nazionali (vi si trovano sempre anche gli Huli della Valle di Tari, che dista circa 300 km di una strada chiamata highway ma spesso in condizioni al limite del praticabile) si riuniscono per celebrare il loro patrimonio culturale sotto forma di canti e danze, con costumi coloratissimi e vistosi, estremamente fotogenici.
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L'abitudine di tenere questi festival è nata in maniera abbastanza casuale. Prima della seconda guerra mondiale, il territorio era diviso in due parti: il territorio della Nuova Guinea a nord era un ex-possedimento tedesco posto sotto l'amministrazione australiana mentre il territorio della Papuasia a sud era un possedimento britannico, anch'esso amministrato dall'Australia fin dal 1906. Durante la seconda guerra mondiale il territorio fu invaso dal Giappone. Dopo la guerra ritornò all'Australia e nel 1945 l'amministrazione dei due territori fu riunita sotto il nome di Territorio di Papua e Nuova Guinea e rimase di fatto un protettorato australiano fino alla piena indipendenza, ottenuta nel 1975. Il problema della Papua Nuova Guinea è sempre stata l'estrema ostilità e conflittualità tra le diverse tribù che sfociava continuamente in sanguinose guerre tribali. Non è un caso che in questo paese si parlino ben 800 lingue, circa il 20% delle lingue di tutto il pianeta, a dimostrazione dell'estrema frammentazione della popolazione. I continui conflitti ovviamente incidevano pesantemente sull'economia del paese e sulla possibilità di sfruttarne le risorse, pertanto l'amministrazione australiana decise di organizzare delle "fiere agricole" dove le varie tribù potessero incontrarsi, scambiarsi informazione e tecniche agricole, anche nella speranza che questo portasse a un clima più pacifico, idea che nel tempo si dimostrò valida e ridusse di molto gli scontri tra diverse etnie. Durante la fiera di Goroka (capoluogo delle Highlands Orientali), a metà degli anni '50, si indisse un concorso per il gruppo che sfoggiava il costume tradizionale più interessante, con tanto di premio in denaro. Fu un successo, al punto che lo si ripeté e di anno in anno i gruppi che prendevano parte al concorso erano sempre più numerosi e agguerriti, attirati dalla ricompensa prevista per i vincitori. La stessa cosa venne replicata anche a Mt Hagen, capoluogo delle Highlands Occidentali.
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Al festival partecipano veramente molti gruppi, circa un centinaio. Tra i più conosciuti vi sono:
- gli Asaro Mudmen (uomini di fango di Asaro) che si esibirono la prima volta nel 1957 e la cui origine pare risalire agli inizi del '900;
- gli Huli Wigmen (uomini con la parrucca) che ancora coltivano l'usanza (per quanto in drastico calo) di realizzare copricapi con i propri capelli dopo un periodo di 18 mesi trascorsi nella foresta pluviale per apprendere gli insegnamenti tradizionali;
- gli Skeleton di Mindima e Chimbu, dal corpo dipinto come uno scheletro.
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Questi sono ormai costumi consolidati, anche se spesso più villaggi si contendono il merito di essere stati i primi ad utilizzare tale costume, ma, conoscendo l'estrema competitività dei Papuani (e il desiderio di vincere il premio in denaro), sono abbastanza convinto che molti dei gruppi più recenti presentino più che costumi realmente tradizionali, costumi di recente invenzione. Se questo può sembrare poco coerente col loro passato (peraltro lasciato esclusivamente per via orale, quindi difficilmente verificabile), è comunque un volano che spinge i gruppi a proporre costumi via via sempre più complicati e spettacolari, nell'evidente intenzione di impressionare favorevolmente la giura del concorso.
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Il festival si tiene un sabato e domenica (a metà agosto per il Cultural Show e a metà agosto per il Sing Sing) in un campo sportivo e vari gruppi, che spesso vengono da parecchio lontano, spendono buona parte della mattinata nel completare le proprie decorazioni in una parte antistante al luogo dello show, offrendo ai visitatori l'interessante spettacolo della preparazione. Una volta terminato di perfezionare il proprio costume, i vari gruppi entrano uno alla volta, presentati da un commentatore dotato di microfono e preceduti da un cartello con il loro nome, nello stadio, sotto gli occhi della giura e delle autorità e presumo che sia questo il momento in cui cercano di dare il meglio di sé. Poi, una volta sul campo sportivo, ogni gruppo occupa una posizione fissa e balla e canta per ore, con poche pause, con i visitatori liberi di avvicinarsi e fotografarli.
Clicca su qualsiasi immagine per fare partire la slide-show.
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