FOTORACCONTO ISLANDA SETTEMBRE 2023
(per vedere le didascalie, clicca sulle immagini delle slideshow)
I
II
SARABANDA IN ISLANDA - I
On the road again, nella bella Islanda nella quale non avevo ancora messo piede. Scusate l'orario ma qua siamo un paio d'ore più indietro.
Arrivati ieri molto tardi, il primo giorno è dedicato alla penisola di Snaefellsness e subito ci accoglie un arcobaleno, spetando che sia di buon auspicio
Primo stop alla spiaggia di Ytri-Tunga, luogo prediletto dalle foche. Ce ne sono solo un paio, su uno scoglio troppo lontano dalla riva per essere fotografate
La chiesetta nera di Budakirkjia
Paesaggio on the road
Le scogliere di Arnarstapi
E lo spettacolare arco di Gatklettur
La spiaggia sassosa di Londrangar
Continuano gli arcobaleni
Il faro di Malarrif
Violente onde si infrangono sulla spiaggia di Djupalossandur
Il faro di Svortulof
E un sottostante arco
Il Monte Kirkjufell
La giornata finisce sotto un'insistente pioggia, a conferma che in Islanda il clima è assolutamente imprevedibile
SARABANDA IN ISLANDA - II
Giornata con molti km, molta pioggia e pure molto vento la prima visita è allo scoglio di Hvitserkur, dalla forma di un gigantesco quadrupede che pascola
Poi andiamo al remoto fato di Kalfshamarsvik, dove tira un vento che ti porta via
Il faro in sé non è imperdibile ma le scogliere circostanti formate da colonne basaltiche esagonali ha fatto meritare al luogo il soprannome di "Giant's Causeway d'Islanda"
Tappa successiva a Hofsos dive c'è la chies(ett)a più antica dell'isola, risalente almeno al '700
Sempre a Hofsos ci sono delle belle scogliere di colonne di basalto
La giornata si conclude sotto l'acqua, sembra che l'attività solare sia propizia per l'aurora boreale ma il cielo è completamente coperto di nuvole...
SCORRIBANDA IN ISLANDA - III
Giornata umida e caratterizzata da un vento gelido che ti porta via, almeno le visite sono state molto interessanti
La giornata comincia con la poderosa cascata di Godafoss, quella con maggiore portata d'acqua dell'Islanda
Poi ci spostiamo verso il centro dell'isola, nella zona geotermica. Dapprima facciamo sosta presso i laghetti bollenti e le fumarole di Hverir
Poi ci imbattiamo un rivolo di acqua sulfurea proveniente dalla centrale che sfrutta l'energia geotermica, bianca come il latte
Segue il sito di Leirhnjukur, con laghetti sulfurei, fumarole e colline di nere e appuntite rocce laviche
Questo è il cratere Viti (troppo grande per stare nell'inquadratura) al cui interno vi è un laghetto azzurro (e dove tira un vento tagliente)
Non distante vi è la grotta di Grjotagia, in cui è vietato bagnarsi perché fino a qualche decennio fa raggiungevano i 60° (ora sui 45°, dipende dall'attività vulcanica)
Sopra alla grotta vi è una faglia tettonica
Chiudiamo la giornata con una lunga deviazione che ci porta al cospetto della stupenda (e parzialmente sottovalutata) cascata di Aldeyarfoss
SCORRIBANDA IN ISLANDA - IV
La giornata comincia male ma dal giorno prima: avevamo prenotato un'escursione in gommone (più costoso ma molto più agile della classica barca usata in questi casi) per andare a vedere le balene al largo di Husavik ma ci hanno mandato una mail per avvisarci che, causa maltempo (previste onde attorno ai 4 metri) l'escursione è riprogrammata per il giorno successivo, in cui le previsioni sono migliori. Purtroppo abbiamo già prenotato il pernottamento altrove e dobbiamo rinunciare
Ci rechiamo alla cascata di Selfoss, bella ma sarebbe meglio visitarla dall'altro lato, peccato che ci vogliano oltre 60 km per raggiungere l'altra sponda
Ci dedichiamo quindi alla portentosa cascata di Dettifoss, a soli 600 metri da Selfoss, la cui potenza solleva nuvole di una fitta pioggerella che bagna tutto e tutti. Ma lo spettacolo offerto è notevole
L'ultima tappa giornaliera è dedicata allo stupefacente Studlagil Canyon
All'inizio dei circa 3 km di trekking necessario per raggiungere il punto più bello, c'è una bella cascata che sembra poggiare su colonne di basalto
Lentamente lo scenario si apre e offre alla vista un canyon di verticali colonne basaltiche, in fondo al quale scorre il fiume: un panorama di una bellezza stordente ma non privo di pericoli. Per raggiungere il punto vicino all'acqua da cui immortalare la gola in tutta la sua grandiosità, occorre scendere sugli stessi "scalini" percorsi da una cascatella. Un corda fissata alle rocce mi permette di raggiungere il punto prescelto (vedi ultima foto)
SCORRIBANDA IN ISLANDA - V
Ls giornata non comincia bene, vorremmo andare a Seydisfjordur ma, non avendo catene o una 4x4, una tempesta di neve ci fa desistere
Per fortuna il meteo cambia e percorriamo la costa dei fiordi orientali quasi sempre al sole, arrivando addirittura a toccare i 10°! Non è una zona particolarmente ricca di siti imperdibili ma i paesaggi sono comunque mozzafiato
La prima tappa significativa la facciamo alla spiaggia di Fauskasandur, caratterizzata da un monolite in mezzo alla battigia
Gli immancabili cavalli islandesi, di piccola taglia ma gli unici a saper fare due passi aggiuntivi a quelli classici
In lontananza si comincia a scorgere il poderoso profilo del Vestahorn, a cui dedicheremo buona parye del pomeriggio
Mancava la star di giornata di ieri: il Monte Vestrahorn
SCORRIBANDA IN ISLANDA - VI
Stavolta serve un preambolo perché ieri sera sono successe due cose: la batteria dell'auto è andata in tilt , le luci hanno cominciato a balenare continuamente fino a quando la batteria si è esaurita. Dopo svariate telefonate è venuto un meccanico, ha caricato la batteria ma dice che il danno è stato causato da noi che abbiamo dimenticato le luci accese. Invece le luci si spengono automaticamente appena si apre la portiera. Ci sarà da lottare per non farsi fregare dall'autonoleggio, che sempre più si confermano delle società a delinquere. L'altra cosa invece è stata più gradevole: abbiamo visto l'aurora boreale. Piuttosto debole, non tale da essere ripresa da uno smartphone, ma sufficiente per essere fotografata con reflex e cavalletto
Venendo ad oggi, prima tappa alla laguna del ghiacciaio Vatnajokull
Da qui partiamo per un giro in gommone di un paio d'ore, a piedi del fronte e poi in mezzo agli iceberg
Molto bella anche la vicina Diamonds Beach, con i pezzi di ghiaccio che, usciti dalla laguna, hanno conquistato il mare aperto e vengono in questa spiaggia nera a morire
Dopo pranzo è la volta della bella cascata di Svartifoss, contraddistinta da belle colonne basaltiche
In seguito sosta davanti all'imponente Monte Magnalupur
Comincia a piovere e lo stupendo Canyon di Fjadragljufur lo vediamo sotto l'acqua, che non riesce però a scalfirne la bellezza
Ultima tappa di giornata presso i "mossy lava fields", una delle tante meraviglie naturalistiche di questo paese in cui la Natura la fa da padrona
SCORRIBANDA IN ISLANDA - VI
Anche oggi acqua a catinelle, tranne che in una spiaggia (Reynisfjara) distante 50 metri dall'altra in cui pioveva (Vikurfjara). In una settimana, in pratica una sola giornata di sole. I posti da vedere però sono talmente belli che si sopporta tutto
Cominciamo la giornata con un'escursione al ghiacciaio Katla. Partiamo su una mastodontica super jeep, che però scompare al cinfronto con quelle già sul posto
Il ghiacciaio è un vero spettacolo, nonostante sia praticamente più nero che bianco causa le ceneri laviche dell'eruzione del 2018
L'ingresso nel cuore del ghiacciaio avviene attraverso uno spettacolare "star gate". Sembra di essere su un pianeta alieno
Al rientro visitiamo la spiaggia nera di Vikusfjara e i suoi spettacolari faraglioni
Ma spariscono al confronto con gli iconici scogli di Reynisfjara Beach, strapiena di turisti. Qui però bisogna stare attenti, le sneaker waves (onde anomale improvvise) ogni anno mietono vittime
L'arco di Dyrholaey e vedute circostanti
Poco distante ammiriamo la cascata di Skogafoss, per me La Cascata per eccellenza dell'Islanda
Chiudiamo con la cascata di Seljalandsfoss, la cui caratteristica principale è data dal fatto che gli si passa dietro (venendo però sommersi dagli impetuosi spruzzi)
SCORRIBANDA IN ISLANDA - VII
Giornata grigia ma almeno in gran parte asciutta
Cominciamo col piccolo (da riuscire ad essere inquadrato per intero) ma a suo modo perfetto Kerid Crater
Tappa successiva alla grandiosa cascata di Gullfoss
Poi è la volta di una delle "star" del cosiddetto Golden Circle: il suto geotermale di Geysir
Ovviamente non poteva mancare uno dei bollenti (80/100°) e violenti (possono raggiungere i 60 metri di altezza) sbuffi di Strokkur, il primo geyser mai scoperto e che ha dato il nome a tutti i successivi
La particolare e graziosa cascata di Bruarfoss
Ultima tappa al Thingvellir N.P., dove è possibile passeggiare in mezzo a due placche continentali
Non è solo un luogo in cui la Natura esprime la sua potenza ma anche il luogo in cui l'Islanda nacque come nazione: sotto queste rocce, poco prima dell'anno 1000 si riunivano temporaneamente le tribù dell'epoca per l'Althing, il parlamento più antico (abbandonato ma poi ripreso) esistente
SCORRIBANDA IN ISLANDA - IX
Oggi è una giornata piuttosto improvvisata perché inizialmente, quando avevo iniziato a programmare l'itinerario ai primi di luglio, era da poco iniziata la spettacolare eruzione del neonato vulcano Litli Hrutur. Purtroppo nel giro di un mese la lava ha smesso di fuoriuscire ma ormai itinerari e relativi pernottamenti li avevamo già bloccati
Abbiamo quindi dovuto trovare alternative facilmente raggiungibili da Reykiavik, dove siamo giunti ieri notte.
La prima visita di giornata è presso un impianto geotermico che sfrutta l'acqua bollente di questa zona dall'intensa e regolare attività vulcanica, che da sola è in grado di coprire il fabbisogno energetico di tutte le abitazioni del paese, circa il 30%. Il restante 70% per le industrie viene ottenuto con l'energia idroelettrica. Certo, la popolazione è poca, ma raggiungere il 100% del fabbisogno energetico con energie rinnovabili in Islanda è già una realtà. Inoltre, per non generare CO2, quei pochi gas (0,30%) estratti assieme all'acqua vengono raffreddati e trasformati in rocce (!) come calcite e pirite
Non lontano vi sono i poco conosciuti scogli di Valahnukamol
Quasi adiacente si trova la fumarola di Gunnuhver, la più grande d'Islanda
Per caso ci imbattiamo in un parcheggio segnalato e diamo un'occhiata: si tratta degli scogli di Brimketill, la cui caratteristica principale è quella di avere una piccola piscina naturale, oggi ben poco utilizzabile perché il mare, piuttosto agitato, riversa onde colossali
Poi ci rechiamo, senza prenotazione, alla celeberrima Laguna Blu. È sold out, potremmo prenotare per l'indomani ma il prezzo minimo di 97€ ci pare un furto a mano armata e quindi ci limitiamo a una veloce occhiata dall'esterno
Nel pomeriggio ci dedichiamo alla capitale Reykiavik. Questa la "strada arcobaleno" nella zona pedonale
La modernista chiesa di Hallgrimskirkja, dalle colonne in cemento esagonali (evidente richiamo alle colonne basaltiche che caratterizzano molti paesaggi dell'isola)
Il Sun Voyager Monument
La Harpa Concert Hall
SCORRIBANDA IN ISLANDA - X
Ultima giornata in Islanda. Dopo che il tour in gommone per vedere le balene da Husavik ci è stato cancellato per maltempo, ieri avevamo prenotato per stamattina alle 9:30 ma alle 8:30 ci dicono che anche questo viene annullato per gli stessi motivi. Evidentemente è destino che debba andare così. A questo punto, con la pioggia e il vento che si sentono provenire da fuori ce la prendiamo calma, aspettiamo che Giove Pluvio si prenda una pausa per fare l'ultimo giro in città
Tutti i siti intetessanti nei dintorni li abbiamo già visti nei giorni precedenti, non ci romane che dedicarci ai musei. Il primo che visitiamo è quello della Marineria, per la maggior parte dedicato alla vita in mare dei pescatori delle epoche passate
Pranziamo con un piatto tradizionale islandese (finora, per contenere i costi, ci siamo cibati soprattutto con quanto comprato ai supermarket, soprattutto panini con prosciutto cotto e formaggio a pranzo, spaghetti all'olio/pesto a cena,): una zuppa a base di carne servita in una specie di ciotola di pane, un tipo di piatto già visto nei paesi nordici
Più lunga e interessante la visita al Museo Nazionale, in cui viene raccontata e illustrata tutta la storia del paese, dall'800 in poi, cioè dall'arrivo dei primincolonizzatori norreni
Usciamo perché giunge l'ora di chiusura (17:00), un'ultima passeggiata in centro e poi non ci rimane che infilarci in una birreria per fare ora di cena, un lusso che ci siamo concessi molto poco ma col quale abbiamo voluto chiudere in bellezza.
Domattina presto andremo all'aeroporto per giungere in serata in Italia dove le temperature si preannunciano molto più miti di quelle attuali. Grazie per l'attenzione, alla prossima avventura!